IL PROGETTO ANFFAS
“Quale sarà il futuro di nostro figlio, dopo di noi?” è l’interrogativo dei genitori di ogni disabile, preoccupati e consapevoli che i propri figli, prima o poi, dovranno affrontare la vita da soli, senza il loro amore, il loro costante accudimento e la loro personalissima capacità di capirli, sempre e comunque.
Il “dopo di noi” risulta pertanto un quadro a tinte fosche, determinato prevalentemente da accadimenti negativi della vita, come la morte, l’inabilità o l’anzianità del genitore. Ma, è possibile guardare al “dopo di noi” con un approccio più positivo come quello di provare ad immaginare prima e, disegnare poi, un processo di crescita, preparato e realizzato per tempo, con un sistema organico di strumenti, referenti, strutture e servizi. Si tratta, ovviamente, di un percorso di particolare complessità, teso a prevenire, quindi ad anticipare e gestire, anzicché subire, situazioni di prevedibile difficoltà ed emergenza. Un primo step di questo difficile percorso è sicuramente il “durante noi”, un’occasione breve di vita autonoma del disabile, tesa a superare temporanee difficoltà che possono colpire i genitori (malattie, questioni lavorative, ecc…). Si tratta di un tentativo per rendere “abile” il disabile a funzioni il più possibile autonome. Con l’aiuto di operatori, potranno imparare a fare da soli, prendendo consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti e di come superarli, affrontando le attività quotidiane senza il diretto intervento dei genitori, ma con la serenità d’animo dovuta alla consapevolezza che questi ci sono.
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