Sir Leonard Winston Churchill Spencer, uno dei più importanti uomini di Stato della storia inglese, nasce a Woodstock il 30 novembre 1874, da Lord Randolph Churchill e da Jenny Jerome, americana, figlia del proprietario del New York Times: sarà sempre un fervente sostenitore dell’amicizia dei popoli anglosassoni e dei particolari vincoli che legano tra loro Gran Bretagna e Stati Uniti. Nominato sottotenente nel IV battaglione Ussari, parte come osservatore al seguito dell’esercito spagnolo incaricato di reprimere la rivolta di Cuba. Viene poi inviato in India per partecipare ad una campagna contro le tribù afgane alla frontiera nord-occidentale. Fa, quindi, parte di una missione come ufficiale e corrispondente di guerra del Morning Post nel Sudan. Tentato dall’attività politica, Churchill si ritira dalla vita militare e si presenta come candidato alle elezioni a Oldham.
Non è eletto, ma nuove occasioni gli si offriranno in Africa del Sud. La guerra del Transvaal è appena scoppiata e Churchill si reca in quei luoghi e vi assiste in qualità di corrispondente di guerra. È fatto prigioniero dai Boeri ma presto riesce a evadere e può in questo modo inviare al suo giornale il racconto delle proprie esperienze e approfitta immediatamente della notorietà acquisita per lanciarsi nella campagna elettorale (sono le elezioni “kaki” del 1900): è eletto deputato conservatore di Oldham. Nel 1904 si avvicina ai liberali e si lega d’amicizia con i rappresentanti radicali del partito, in particolare con Lloyd George; nel 1906 viene eletto deputato liberale di Manchester. E’ quindi segretario di Stato e ministro del Commercio. Come primo lord dell’Ammiragliato (1911-1915), Churchill avvia un processo di profonda modernizzazione della Marina militare. Dimessosi dall’ Ammiragliato, ricopre ancora vari incarichi politici, fra cui quello di ministro dei Rifornimenti, ministro della Guerra e Cancelliere dello Scacchiere. Negli anni della Grande Depressione (1929-1939) gli sono preclusi incarichi di governo per le posizioni da lui assunte con l’opposizione all’autogoverno dell’India e il sostegno nei confronti di Edoardo VIII in occasione della crisi del 1936, conclusasi con l’abdicazione del re. Quando nel settembre del 1939, l’Inghilterra dichiara guerra alla Germania, il punto di vista di Churchill viene rivalutato e l’opinione pubblica si esprime apertamente a favore del suo ritorno all’Ammiragliato. Churchill succede a Chamberlain come primo ministro nel 1940. Nei difficili giorni di guerra che seguono la rotta di Dunkerque, la battaglia d’Inghilterra e la guerra lampo, la sua combattività e i suoi discorsi incitano gli inglesi a continuare la lotta. Collaborando con il Presidente americano Franklin Delano Roosvelt, Churchill riesce a ottenere aiuti militari e il sostegno degli Stati Uniti.
L’anno di nascita della Nato è ufficialmente il 1949, ma l’Alleanza informale risale al luglio 1940, quando Roosvelt manda in Inghilterra, quasi segretamente, una missione militare ad altissimo livello.
Quando nel 1941 l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti entrano in guerra, Churchill stabilisce rapporti molto stretti con i leader di quella che definisce la “grande alleanza”. Spostandosi incessantemente da un paese all’altro fornisce un contributo importante al coordinamento della strategia militare nel corso del conflitto e alla sconfitta di Hitler. Le conferenze con Roosvelt e Stalin, in particolare il vertice di Jalta del 1945, serviranno a ridisegnare la carta dell’Europa postbellica, subito dopo, alle elezioni del 1945, viene sconfitto dal Partito laburista, anche a causa della scarsa attenzione riservata alla richiesta di riforme sociali nel dopoguerra.
Terminato il conflitto, Churchill volle comunque raccontare la seconda guerra mondiale a modo suo, scrivendo “La seconda guerra mondiale”, opera per la quale verrà premiato nel 1953 con il Premio Nobel per la letteratura.
Viene nuovamente eletto primo ministro e rimane in carica dal 1951 al 1955 (nel 1953 è decorato cavaliere dell’ordine della Giarrettiera, diventando “Sir”), ma l’età avanzata e i problemi di salute lo inducono a ritirarsi a vita privata. Si spegnerà a Londra il 24 gennaio 1965. Le sue esequie, alla presenza della regina, furono trionfali.
Le opere scritte da Winston Churchill sono considerevoli e numerose. Da ricordare: My African Journey (1908), The World Crisis, 1911-1918 (La crisi mondiale 6 voll., 1923-31), il suo diario politico (Step by Step 1936-1939, 1939), War speeches (6 voll., 1941-46), A History of the English-speaking Peoples (Storia dei popoli di lingua inglese 4 voll., 1956-58) e la Seconda guerra mondiale (1948-54).
Churchill fu socio onorario del RC Londra, i suoi impegni di statista non gli consentivano una presenza alle riunioni, ma si dichiarò sempre convinto assertore degli ideali rotariani riconoscendone pubblicamente i valori morali e spirituali.
Il Rotary gettò le basi per la Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura UNESCO; l’organizzazione nacque in seguito ad un congresso del Rotary tenutosi a Londra nel 1942. Il congresso era stato indetto per esplorare la possibilità di effettuare scambi culturali ed educativi internazionali, nonostante la terribile devastazione portata dalla seconda guerra mondiale.
In occasione della partecipazione, nel 1945, di quarantanove Rotariani appartenenti a ventinove delegazioni alla Conferenza di San Francisco al termine della quale venne ratificata la carta costitutiva dell’ONU. l’allora primo ministro inglese Winston Churchill ebbe a dire: “Qualsiasi persona ragionevole è in grado di riconoscere i valori morali e spirituali del Rotary”. C’è infatti un profondo significato nel motto “service above self”. Pochi sono quelli che non riconoscono la grande opera svolta dal Rotary in tutto il mondo libero”. MRA